giovedì 15 dicembre 2011

chiesa e stato


 


tutti si augurano che chiesa e stato trovino al più presto un accordo sull' ici, se non altro per un fatto di giustizia e chiarezza.

Il patrimonio monumentale e religioso della chiesa ed il suo richiamo universale portano fedeli, turisti e visibilità in tutto il mondo e conseguenti ritorni anche economici e di questo va tenuto conto.

Per quanto riguarda invece il ruolo impegnativo e costoso che la chiesa rivendica spesso di avere nel sociale, nessuno lo mette in discussione, l' impegno di caritas, parrocchie ed altri è sotto gli occhi di tutti, ma è opinione molto diffusa che sia il frutto di un patto scellerato fra la stessa chiesa e le istituzioni, sociale pubblico e giustizia per prime, che hanno contribuito a creare una “tolleranza mille” che lascia sconcertati ed un assistenzialismo privo di buonsenso, miope, arrogante, ingiusto e costosissimo, incapace spesso di distinguere fra i veri bisognosi ed i bisognosi per mestiere.

Continuare a pensare che siamo tutti uguali toglie diritti a chi merita e dà credito a chi non merita, con buona pace di tanti veri bisognosi , non passa giorno, e da anni, che non ci siano conferme in tal senso.

Fino a quando chiesa e stato non vedranno con entrambi gli occhi e maggiore obiettività invece che con un occhio solo e per partito preso e la giustizia non dimostrerà di esistere ed essere capace di proteggere il giusto e punire il colpevole, tra le persone di ogni ceto e nazionalità che vivono in questo paese saranno sempre i migliori ad essere le vere vittime e ci saranno persone che soffrono in silenzio e chi invece per reazione o sopraggiunta follia tirerà fuori il peggio di se.

L' avversione verso la politica, le chiese sempre meno frequentate, la crisi di vocazioni, le quotidiane critiche avrebbero dovuto insegnare qualcosa, ma evidentemente non è così, i buoni cristiani hanno solo due guance, entrambe piene di lividi, ed una fede ormai spesso abbastanza incazzata .



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