mercoledì 2 novembre 2011

GIUSTIZIA – SI o NO? - .: Il Giullare :.
Pubblicato il 22/10/2011, 11:10:40 | Da Jacqueline Monica Magi | Categoria:
Dialoghi

L’opinione a cura di Jacqueline Monica Magi
Giudice Penale Tribunale di Prato

Francia 1748: viene pubblicato il saggio di Montesquieu “L’esprit des lois”, lo spirito delle leggi, che teorizza come per aversi compiuta democrazia occorre che uno stato bilanci tre poteri, quello che fa le leggi, il potere legislativo, rappresentato dal Parlamento, quello che le esegue, il potere amministrativo, rappresentato dal Governo, e quello che controlla che questi due poteri seguano le regole, le rispettino, non si approfittino del loro potere e contemporaneamente dirima le controversie fra i cittadini e li tuteli da ogni persona che viola le leggi, il potere giudiziario, rappresentato dalla Magistratura.

Le grandi democrazie occidentali applicano tutte questo principio che si chiama divisone dei poteri.

Della Magistratura in Italia fanno parte sia i magistrati inquirenti, cioè i pubblici ministeri, che quelli giudicanti, i giudici.
Provate a leggere il bilancio dello Stato italiano alla voce Giustizia, confrontatelo con quanto viene stanziato nelle altre grandi democrazie occidentali, confrontatelo con gli emolumenti e i soldi che finanziano la politica in Italia e vedrete come la Giustizia italiana sia la Cenerentola dello stato, con una percentuale inferiore al 2% del bilancio, e dell’intero mondo occidentale, poiché in nessuna democrazia occidentale si stanziano meno soldi che nel nostro paese.

Chiedetevi a chi giova tutto questo, chiedetevelo ogni volta che volete una sentenza veloce ma non la potete avere perché i giudici sono pochi e non sono sufficienti, quando chiamate le forze dell’ordine che non possono intervenire sul vostro furto perché non ci sono autovetture per fare la volante, quando a voi cittadini serve “un papà che scaccia via la notte”, come cantava Claudio Baglioni e questo papà è volutamente messo in condizioni di non operare.
Certamente conviene a chi vuole la notte.

Intanto, come cittadini, è nostro dovere ringraziare tutti i componenti della polizia amministrativa e giudiziaria, dei carabinieri, delle cancellerie, della polizia penitenziaria e
della magistratura che continuano a lavorare e dare giustizia ai cittadini nonostante le mille difficoltà quotidiane e ricordare tutti coloro che hanno pagato questo impegno con la loro vita. Così tanti che l’elenco coprirebbe l’intera rivista.

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